domenica 21 ottobre 2007

Kobe Bryant (Basket)

Kobe Bean Bryant è nato a Philadelphia il 23 agosto 1978, è un cestista statunitense.
Gioca in NBA ed è considerato tra i più talentuosi giocatori del mondo, nonché indicato da molti come l'"erede" di Michael Jordan.
Bryant è figlio dell'ex giocatore Joe "Jellybean" Bryant, che disputò sette stagioni in Italia fra Rieti, Reggio Calabria, Pistoia, Reggio Emilia e Milano, e sua moglie Pamela Cox, sorella del cestista John "Chubby" Cox.

All'età di 18 anni, dopo una carriera spettacolare alle high school in un sobborgo di Philadelphia, Lower Merion, Bryant si dichiara eleggibile per il draft NBA. I New Jersey Nets lo avrebbero voluto scegliere alla chiamata n°8 se non chè Bryant dichiarò che non avrebbe mai giocato per quella squadra. Infatti, nonostante la giovane età, l'inesperienza e il carattere introverso, il grandissimo talento di Bryant esplose immediatamente, impressionando lo staff della squadra durante il primo provino con i Los Angeles Lakers e nel secondo provino, voluto da Jerry West distrusse nell'uno contro uno Dontae Jones, giocatore di spicco della stagione NCAA, convincendo West a sceglierlo.

Poco dopo essere stato scelto dagli Charlotte Hornets alla chiamata n° 13 il giorno del draft venne scambiato con i Los Angeles Lakers in cambio dei diritti su Vlade Divac. Per Bryant fu uno shock sentire il proprio nome alla chiamata n° 13 in quanto non era a conoscenza dell'accordo tra Jerry West e gli Hornets.

La carriera NBA di Bryant dopo la high school è stata eccezionale. All'età di 28 anni, Bryant ha già vinto numerosi trofei individuali, è stato scelto per il migliore quintetto ideale NBA più volte, ed è considerato uno dei più forti giocatori in circolazione.
Bryant ha vinto tre titoli NBA con i Lakers, nel 2000, 2001 e 2002, insieme a Shaquille O'Neal, con il quale i rapporti sono sempre stati altalenanti, sotto la guida dell'allenatore Phil Jackson. I Lakers sono arrivati alle finali nel 2004, dove hanno perso contro i Detroit Pistons. A seguito della sconfitta, Bryant decise di testare il mercato dei free agent, ma il 15 luglio 2004 ha siglato un rinnovo con i Lakers per sette anni, per la cifra di 136,6 milioni di dollari.

Il 22 gennaio 2006 ha stabilito il secondo miglior punteggio di tutti i tempi in una singola partita nella storia NBA, segnando 81 punti contro i Toronto Raptors, guidando i Lakers alla vittoria per 122-104 (significativo il fatto che i Lakers stessero perdendo all'inizio: ciò valorizza ancor di più la sovrumana prestazione di Bryant, ottenuta per far vincere la propria squadra); la prestazione di Bryant ha visto segnare 21/33 da due punti, 7/13 da tre punti e 18/20 ai tiri liberi, ai quali vanno aggiunti 6 rimbalzi, 2 assist, 3 palle recuperate ed 1 stoppata. La sua prestazione è seconda solo ai 100 punti messi a segno da Wilt Chamberlain il 2 marzo 1962 con i Philadelphia 76ers contro i New York Knicks. Inoltre ha chiuso la stagione segnando 35.4 punti a partita, il che lo proietta nella top 10 per punti a partita segnati in una stagione, secondo solo a Michael Jordan e naturalmente a Wilt Chamberlain.

Nel luglio 2006 è stato operato ad un ginocchio, pertanto è stato costretto a saltare i mondiali di pallacanestro che si sono tenuti in Giappone tra agosto e settembre. Torna nella storia il 22 marzo 2007, diventando il quarto giocatore nella storia a segnare almeno 50 punti in 3 partite consecutive (con Chamberlain, Jordan e Elgin Baylor, la striscia di Kobe è 65-50-60), il primo a riuscirci dal 1987, quando ci riuscì Air. Supera anche questo record due giorni dopo, segnando altri 50 punti che lo portano ad essere il secondo giocatore NBA dopo Wilt a fare un poker "over 50" (65-50-60-50). Le prestazioni fra l'altro valgono un record vittorie sconfitte di 4-0 (dopo un periodo molto negativo per la squadra, con serie anche di 6 sconfitte consecutive).

Lo stile di gioco di Bryant, spettacolare e veloce, il suo bell'aspetto e la sua correttezza sul parquet, lo hanno reso uno dei giocatori NBA più amati in patria e nel mondo. Parla correntemente l'italiano, per aver passato gran parte della sua infanzia in Italia, dove suo padre giocò per sette stagioni tra A2 e A1.

È sposato con Vanessa Cornejo Ubrieta Laine dall'8 aprile 2001. Per colpa di questo matrimonio, Kobe ruppe le relazioni con il padre Joe, contrario all'unione, con il quale si è riconciliato solo dopo molto tempo. I motivi della contrarietà paterna sembra fossero l'età, all'epoca Vanessa aveva 18 anni, e la differenza del colore della pelle, nero lui bianca lei. La coppia ha due figlie: Natalia Diamante, nata il 19 gennaio 2003, e Gianna Maria Onore, nata in Aprile 2006.




Curiosità:

Il piccolo Kobe era il beniamino dei tifosi che accorrevano alle partite italiane del padre: insieme ai coetanei, era il protagonista delle partitelle che si svolgevano nell'intervallo.



Il nome "Kobe" deriva dal nome di un tipico taglio di carne giapponese, che al padre piacque particolarmente.

Da piccolo Kobe, in Italia, era tifoso del Milan, anche se a lui non interessava molto dedicarsi alla pratica del calcio.

Dalla stagione 2006-07 indossa la maglia numero 24, abbandonando così la 8.




Il suo film preferito è Guerre Stellari.

Kobe Bryant è l'unico giocatore della rosa dei Lakers campione NBA dal 2000 al 2002, rimasto ancora in questa squadra.

Nel Maggio 1996, Bryant è andato al ballo scolastico accompagnato dalla famosa cantante pop Brandy.

Per molti anni è stato sotto contratto pubblicitario con l'Adidas, ma in questo momento è sotto contratto per 4 anni con la Nike (guadagnerà 45.000.000 di dollari).



Nell'estate 2005, Bryant si allenò dalle 6:00 del mattino fino alle 11:00, orario in cui doveva occuparsi delle lezioni di nuoto della figlia Natalia. Durante tali allenamenti "partorì" il soprannome "Mamba", nome del serpente più velenoso del mondo. Una classe di una scuola elemantare di Los Angeles andò in gita a seguire una mattina di allenamenti di Bryant che spiegò ai bambini che il Mamba colpisce".

Riguardo agli allenamenti sopra citati la Nike ha prodotto uno spot in cui si vede Bryant allenarsi duramente ripensando alle critiche che più di frequente gli sono state rivolte negli ultimi anni con la dicitura finale "Kobe Redemption".

Durante la partita dell'all star game del 2001 a un certo punto un telecronista della nbc si avvicina a Kobe e Shaq e gli propone di fare un pezzo di telecronaca in diretta in qualche altra lingua, loro accettano e Kobe commenta tre azioni in italiano per la TV americana, usando anche le espressioni "la bomba" e "non va" per un tiro da tre di Vince Carter.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente il suo punto di vista. L'idea di un buon supporto.
E 'vero! Credo che sia una buona idea. Sono d'accordo con te.